Noi ne avevamo fatta una da struscio con un albero a camme 😀 un cilindro sui 5.5 kg per una Xpress 17 piedi , in fiume per rallentare era perfetta, in certi spot ti ancorava anche bene se non c’era vento forte
L’ancora a ombrello meglio non usarla in lago , se ti dice male non la tiri più su e nel peggiore dei casi distruggi il fondale . Puoi usarla chiusa però, sono predisposte anche per essere usate così . Calcole da 1 kg 1.5 kg a metro di lunghezza del natante . 3metri di natante 3.5 kg sono sufficienti per ancorare bene , poi c’è sempre la variante vento. L’ancora galleggiante è una specie di cono forato che fa da paracadute galleggiante , per un natante da 3metri dovrà avere un diametro di almeno un metro se non 1.5 metri . Ti rallenta più che ancorare come un ancora affondante.
Le trovi in vendita nei negozi di nautica . Assieme all’ancora ad ombrello compra anche almeno un metro di catena , serve a tenere meglio l’ancora stesa .
È un operazione quasi impossibile senza un ancora . Pensa anche quando peschi parallelo al canneto con una barca usando il motore anteriore che fa da perno e hai la coda della barca che ti scoda sempre , in quel caso delle volte può servire un ancora da striscio che ti rallenta e tiene dritta la coda perché anche il solo peso del motore a scoppio non basta . In quel caso usi un secondo motore con l’elica opposta al lato vento ( girato dx o sx) comandato da un piccolo pedale Big foot azionato dalla prua ( attacca e stacca il motore ) .
Nelle grosse Bass boat ora hanno le ancore telescopiche tipo Minnkota Talon che comandano dalla prua .
Le ancore galleggianti possono servire ma non sono facili da governare
Il fusto lo lavi risciacquandolo con acqua non troppo calda aiutandoti con uno straccio bagnato e poi uno asciutto per asciugare. Devi prestare attenzione agli anelli internamente perché è lì che si forma lo sporco , sopratutto in acque stagnanti. Una volta finito passi uno spray al silicone su fusto aiutandoti sempre con un panno, il silicone fa scorrere meglio il filo tra gli anelli e protegge un pochino il fusto.
Il problema più grosso delle canne è sempre il manico nel lavaggio , i manici i sughero lavandoli con troppa acqua rischiano di perdere le stuccature , quindi a meno che non li si lavi da anni per cui servirebbe dello sgrassatore tipo schanteu clair dato poco alla volta con poca acqua . Basta uno straccio imbevuto con un po’ di alcool che toglie il grosso lasciandolo pulito , ma si fa ogni tot di uscite . Ad ogni uscita al limite puoi passarci su uno straccio appena umido. Se bisogna rigenerarli , allora bisogna usare colla vinilica , polvere di sughero per impastare e poi stuccare, infine carta vetrata sottile a rifinire. In pratica una stuccatura
I manici in Eva sono già più facili , ci passi su uno straccio bagnato per poi asciugare con uno straccio asciutto , se poi vedi segnetti i ammaccature da pressione , usi un Phon con aria calda che lo fa tornare in forma ed eventualmente chiudere i piccoli taglietti. Poi per rigenerarli in casi peggiori non è difficile , colla e carta vetrata come si fa con lo stucco per il sughero.
I manici in Hypalon ( Deps) sono in gomma , con quelli puoi fare poco se non passarci su uno straccio umido , rigenerarli è molto difficile
I mulinelli io li risciacquo in acqua tiepida o poco calda ad ogni pescata , per poi lasciarli ad asciugare al vento fuori , a secondo quanto sono sporchi tolgo la bobina . Se c’è bisogno un po di lubrificante che con il risciacquo leggero non va via , in mare meglio farlo ogni volta . Stessa cosa con lo spray al silicone che fa bene anche al filo che è quello che trattiene più umidità e andrebbe svolto e asciugato quando possibile .
L’attrezzatura va tenuta pulita anche per evitare funghi o peggio altro non solo per l’estetica e la durata che aumenta la longevità .
Io sono abituato le bici che necessitano di un po’ più di manutenzione , quindi a meno che tu non usi 20 canne alla volta come su una barca da 20piedi è facile
Se ne trovano perché ne fanno ancora diversi modelli . Purtroppo io cercavo due vecchi modelli power finesse , una lo usa nel video . In Germania le avevano nuove a suo tempo. Anche Daiwa ha tolto tutti i modelli power finesse . Namiki per presentare una nuova esca ha usato la Vernier fuori produzione da un bel po.
Non poteva essere altrimenti, questa serie è nata per rispondere alle esigenze di Kawamura che in Japan è il numero 1 nelle gare SC ( shore competition) . Da questa serie è poi nata la serie Steez SC che però più canne casting che spinning . Canne di questo tipo ora sono la Daiwa Blazon 6.8 che è una 3/4 è la Jackall Revolt 6.8 1oz , entrambi nate per la stessa tecnica . Prima di queste c’erano le Valley Hill Black scale che ora non si trovano più , stessa lunghezza e potenza , io le ho cercate per una vita senza trovarle . Nel video si vedono un paio di modelli per la stessa tecnica dei power finesse jig
L’ultimo negozio in cui ho visto la 66 in Glass era Sportit che la aveva a 200 euro. La 7011 HRB la trovai usata sul forum assieme alla FR 7 piedi e a un altra BL+ meno potente di cui non ricordo la sigla .
Nicolas , lo so perché le conosco bene queste canne . Sono Black Label modificate su richiesta di Kawamura,a differenza di prezzo che era di 60/70 euro rispetto alle versioni FM, versatile , P\F etc era solo per quelle finiture . Ma essendo una serie diversa che comprendeva modelli più specifici e diversi tra loro dovevano per forza avere azioni differenti . Nei video di Kawamura ne ha fatte vedere spesso . Su Bass.jp le avevano tutte , la prima che comprammo fu una 6.10 casting l MHFB , una 7011 o non ricordo bene la sigla esatta, l’ho girata a un mio amico , più dura di una Harrier anche se sembrerebbe simili e sulla carta . Le versioni in Glass invece le ho viste in vendita anche qui in Italia
La differenza sostanziale di questa serie era che montava componenti migliori , i grezzi erano gli stessi delle versioni Frog, P/F , versatile etc Ma montava Manici split, anelli Fuji sic titanium Io credo che avendo un azione regular e potendola usare con trecce fino a 40lb puoi usarla si a Rana .